Prospettiva Salute è un evento promosso da ATS Bergamo, AREU Lombardia e Fondazione Charta, in collaborazione con ANCI Lombardia Salute e le Federsanità del Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Veneto, con il media partner Il Sole 24 Ore.
Il Congresso “Prospettiva Salute” si terrà a Bergamo il 13 e 14 ottobre 2025 presso il Centro Congressi Fiera di Bergamo. Questo evento rappresenta un’importante occasione per riunire esperti, professionisti e stakeholders del settore sanitario al fine di confrontarsi sui temi più rilevanti e attuali della sanità regionale e nazionale, cercando di progettare e simulare delle soluzioni innovative.
L’obiettivo principale di “Prospettiva Salute” è quello di analizzare attraverso diverse prospettive regionali la gestione della sanità pubblica, con un focus particolare su governance, politiche di acquisto e innovazione nel settore farmaceutico e dei dispositivi medici. Nell’edizione del 2024, attraverso tavole rotonde, sessioni plenarie e workshop, i partecipanti avranno l’opportunità di condividere esperienze, best practices e sviluppare nuove strategie per affrontare le sfide sanitarie del futuro. A partire dall’edizione del 2025 l’evento passerà ad una dimensione operativa che, attraverso la ricreazione di ambienti di vita e di cura, offrirà una visione concreata e reale di quello che la sanità del futuro può offrire.
Per partecipare alle sessioni di Prospettiva Salute è necessario pre-registrarsi.
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Anci Lombardia Salute, insieme alle Federsanità di Piemonte, Veneto e Friuli-Venezia Giulia collaborano alla realizzazione di Prospettiva Salute. All’interno del programma 2025 verrà riproposta una sessione nella quale i referenti regionali delle associazioni, che uniscono i rappresentanti dei Comuni e delle Aziende Sanitarie, faranno il punto sulle attività svolte in collaborazione, presenteranno alcune buone pratiche e proporranno alcune attività che li vedranno lavorare insieme in futuro.
Le rappresentanze di queste Associazioni, che includono Direttori di Aziende Sanitarie ed Ospedali, Sindaci ed Amministratori Locali, oltre a referenti del mondo sociosanitario come quello delle RSA, saranno presenti nell’edizione 2025 e potranno partecipare alle sessioni e raccogliere le sfide e le proposte che i relatori saranno in grado di lanciare.
L’edizione 2024 di Prospettiva Salute ha ospitato una sessione dedicata al ruolo della sanità integrativa. Dal confronto tra i vari relatori è emersa la possibilità di un coinvolgimento delle Assicurazioni nell’immaginare delle politiche sanitarie integrate pubblico -privato, con l’obiettivo di ottimizzare l’utilizzo delle risorse, in una prospettiva di secondo pilastro sanitario non alternativo al SSN ma sinergico, attuando politiche di circolarità delle informazioni sanitarie e di supporto agli investimenti sanitari. L’importanza dell’argomento trattato, l’attualità dei contenuti e la disponibilità di alcuni relatori hanno portato alla nascita di un gruppo di lavoro che presenterà nell’edizione del 2025 alcune proposte di sperimentazione.
Il tema della donazione e del trapianto di organi e tessuti è un tema di estrema rilevante per le politiche sanitarie. Negli ultimi anni il trend dei donatori è cresciuto ma siamo ancora molto lontani dalla self sufficiency ed il tempo medio di attesa per un rene è oggi ancora di tre anni.
D’altra parte, il trapianto è una terapia salvavita per molti pazienti, che si porta con sé anche il reinserimento sociale e lavorativo degli stessi, oltre a generare una riduzione di costi importante per il sistema sanitario, con riduzione della spesa consistente per le terapie emodialitiche ad esempio.
Si intende quindi mettere a confronto i modelli organizzativi delle regioni con una maggiore efficienza di procurement, con lo scopo di trarre delle best practices che siano attuabili e replicabili.
Sul versante del trapianto è necessaria una organizzazione della rete delle insufficienze d’organo che migliori il referral dei pazienti, nel timing corretto e con un efficiente sistema di presa in carico ed inserimento in lista di attesa: su cosa è necessario puntare per migliorare il sistema?
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La crescente pressione economica e l’evoluzione delle tecnologie sanitarie impongono una gestione sempre più efficiente della spesa per farmaci e dispositivi medici. Questo tema cruciale richiede un equilibrio tra sostenibilità economica e innovazione, garantendo al contempo accesso tempestivo alle migliori cure per i pazienti.
L’incontro esaminerà strategie e modelli virtuosi per ottimizzare le risorse, garantendo servizi e qualità delle cure.
Saranno analizzate esperienze e best practice che evidenziano le opportunità di collaborazione tra istituzioni, industria e professionisti sanitari per affrontare le sfide future del settore.
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L'eczema cronico delle mani è una condizione dermatologica complessa con un significativo impatto sulla qualità della vita dei pazienti che provoca infiammazione, irritazione e secchezza della pelle, spesso associata a prurito, rossore, fessurazioni e, talvolta, ispessimento della pelle. È una forma di dermatite che colpisce le mani, un'area particolarmente suscettibile a fattori esterni.
Questa sessione mira ad elaborare una strategia condivisa per migliorare la gestione della malattia attraverso un approccio multidisciplinare e collaborativo. Il tavolo di confronto nella gestione dell'eczema cronico delle mani ha l'obiettivo di mettere in evidenza l'approccio necessario per affrontare una condizione dermatologica complessa e cronica.
Un aspetto cruciale in questo contesto riguarda la discussione su tre temi principali: appropriatezza terapeutica, distribuzione per conto e centri prescrittori. Questi elementi sono essenziali per garantire che il trattamento sia adeguato, accessibile e ottimizzato in base alle necessità del paziente.
La fibrillazione atriale è la forma più comune di aritmia, con un’incidenza in costante crescita a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. L’ictus associato alla FA è responsabile di circa il 20% degli eventi ischemici e rappresenta un grave onere per la sostenibilità del sistema sanitario e sociale. La chiusura percutanea dell’auricola sinistra (LAAC) è una terapia raccomandata dalle linee guida europee e internazionali per i pazienti con controindicazione alla terapia anticoagulante.
L’accesso alla terapia risulta assai difforme in Italia; diverse sono le barriere organizzative, culturali ed economiche che riducono la possibilità ai pazienti, laddove clinicamente eleggibili, di poter fruire della terapia necessaria nei tempi e luoghi idonei, causando un aggravio di costi per il sistema, un aumento delle liste d’attesa e del rischio clinico per il paziente.
In questo contesto, la tavola rotonda intende favorire un dibattito tra istituzioni, clinici e associazioni di pazienti per confrontarsi su modelli virtuosi, in grado di generare percorsi regionali replicabili, capaci di ridurre e in taluni casi superare le barriere d'accesso alla terapia. L’obiettivo è promuovere un modello di governance dell’innovazione equo, sostenibile, in grado di rendere armonica la risposta alla domanda di salute.
La metabolomica è una scienza omica che si occupa di identificare numerosi metaboliti, ossia molecole con basso peso molecolare, presenti in un campione biologico, fornendo una “istantanea” metabolica dell’organismo in esame. Le sue applicazioni in ambito clinico sono particolarmente interessanti dal momento che permette di identificare nuovi biomarkers prognostici e diagnostici; consente di individuare nuovi bersagli terapeutici nonché prevedere l’efficacia di un trattamento farmacologico. Non di minore importanza è l’applicazione della metabolomica in ambito nutraceutico. Gli integratori alimentari stanno sempre più assumendo rilevanza quali strumenti utili a supporto della salute. Nonostante ciò, lo sviluppo di un prodotto nutraceutico dal potere salutistico definito necessita di innumerevoli e costosi test biologici. A causa della necessità di limitare i costi, questo spesso si traduce nella produzione di prodotti con scarsa validazione scientifica. La validazione dell’attività del prodotto mediante approccio metabolomico cellulare presenta l’enorme vantaggio di ottenere con un singolo test una pletora di informazioni relative agli effetti che il prodotto può esercitare su tutti i distretti dell’organismo e i pathways biochimici che li regolano.
Oggi uno degli aspetti più innovativi nel settore delle biotecnologie applicate è rappresentato da una piattaforma biotecnologica avanzata, capace di produrre in modo sostenibile ed economicamente vantaggioso fitocomplessi e molecole bioattive di interesse nutraceutico, cosmeceutico e farmaceutico. Questo approccio apre scenari del tutto nuovi non solo nello sviluppo di prodotti ad alto valore aggiunto, ma anche nella trasformazione dei processi produttivi, rendendoli più efficienti, flessibili e orientati alla sostenibilità ambientale. Il risultato è un modello produttivo virtuoso, capace di coniugare tecnologia e rispetto per l’ambiente, e in grado di generare prodotti innovativi in settori strategici come quello della salute, del benessere e della cosmetica avanzata. Una vera e propria rivoluzione verde che parte dalle microalghe, ma ha il potenziale per generare effetti macro sul nostro futuro. Nell’incontro verranno affrontate e discusse alcune tematiche strategiche legate all’utilizzo di questa piattaforma e alle sue potenzialità che, per taluni ambiti, debbono ancora essere evidenziate e valutate a pieno.
L’introduzione delle tecnologie ad alta innovazione (high-tech) nel contesto dell’emergenza-urgenza ha segnato una trasformazione profonda, cambiando in modo significativo la gestione delle situazioni critiche sia all’interno degli ospedali che sul territorio. L’avvento di strumenti digitali, soluzioni di telemedicina, dispositivi di monitoraggio avanzato e sistemi di intelligenza artificiale permette di migliorare la tempestività delle diagnosi, l’appropriatezza degli interventi e la qualità complessiva delle cure, riducendo errori e tempi di risposta garantendo maggior aderenza a protocolli e Linee Guida. La gestione sanitaria attuale, e specialmente la medicina d’emergenza-urgenza registra un alto numero di accessi in pronto soccorso, un elevato carico di lavoro del personale, spazi limitati e talvolta non adeguati; tutti questi aspetti sono cruciali poiché incidono sulla tempestività e qualità delle cure offerte ma anche sulla sicurezza per pazienti e operatori. L’obiettivo di questa tavola rotonda è esplorare le numerose sfaccettature dell’innovazione tecnologica nel settore dell’emergenza-urgenza, sia nel contesto intra ospedaliero che extra ospedaliero, confrontandosi su best practice e potenziali soluzioni operative innovative che interagiscono con l’intelligenza artificiale integrando i processi digitali, in modo da fornire un valido supporto ai percorsi di cura ed incrementando la sicurezza di operatori e pazienti.
La riabilitazione è un elemento centrale per migliorare la qualità della vita di persone con disabilità temporanee o croniche. Un approccio integrato, che combina interventi medici, psicologici e sociali, consente di affrontare non solo gli aspetti fisici, ma anche quelli emotivi e relazionali della salute. Tecnologie avanzate, come la robotica e la tele-riabilitazione, stanno rivoluzionando il settore, aumentando l'accessibilità e l'efficacia dei trattamenti. Al tempo stesso, è fondamentale promuovere la personalizzazione delle cure, adattandole alle esigenze specifiche del paziente.
La collaborazione tra professionisti, famiglie e comunità è essenziale per garantire un recupero globale e sostenibile.
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In questa sessione si darà spazio alla testimonianza dei referenti di alcune associazioni dilettantistiche che si occupano di offrire degli spazi di socializzazione e di divertimento a giovani con disabilità. Verranno inoltre svolte delle dimostrazioni pratiche degli sport praticati e degli importanti livelli raggiunti dagli atleti.
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In un momento storico in cui i sistemi sanitari si trovano ad affrontare sfide comuni — dalla carenza di risorse professionali all’evoluzione delle dinamiche demografiche, fino alla crescente prevalenza delle patologie croniche — emerge con forza la necessità di ripensare il modello assistenziale. Al centro di questa trasformazione si colloca il rafforzamento dell’assistenza territoriale, riconosciuta come pilastro fondamentale per garantire una risposta sanitaria efficace, equa e sostenibile.
In questo contesto, la sessione internazionale propone un confronto tra esperienze concrete e approcci innovativi nel campo della primary e della community care. Professionisti e rappresentanti istituzionali provenienti da diversi Paesi condivideranno modelli organizzativi, strumenti operativi e politiche che stanno contribuendo, nei rispettivi contesti, al potenziamento dell’assistenza territoriale.
Inserito nel quadro della riforma italiana delineata dal DM77/2022, il dialogo offrirà una preziosa opportunità di confronto tra diverse esperienze di integrazione sociosanitaria, governance territoriale e valorizzazione delle professionalità coinvolte. Sarà un’occasione per riflettere su come costruire sistemi di prossimità realmente capaci di rispondere ai bisogni delle persone, attivando reti collaborative tra professionisti, distretti, farmacie, enti locali e agenzie sanitarie. Un momento di scambio e ispirazione dedicato a chi lavora ogni giorno per rendere la cura un’esperienza concreta, accessibile e vicina.
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L’edizione del 2025 di Prospettiva Salute ospiterà nuovamente un evento dedicato ai professionisti della salute che si confronteranno su varie tematiche. Dalle sfide attuali come l’implementazione delle attività nelle Case di Comunità fino ad arrivare a ipotizzare nuovi scenari di cura.
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Come evidenziato da un numero crescente di pubblicazioni a livello internazionale, il servizio di presa in carico e gestione del paziente con frattura da fragilità basato su approccio multidisciplinare, noto come FLS (Fracture Liaison Service), rappresenta un valido modello costo-efficace di riduzione del rischio di rifrattura da fragilità. La stessa IOF (International Osteoporosis Foundation) sostiene e riconosce fortemente l’FLS quale approccio sistematico di pratica clinica per la prevenzione delle fratture secondarie. Nonostante l’esistenza di linee guida nazionali e internazionali, la gestione intraospedaliera di questi pazienti è spesso frammentata tra diversi specialisti (ortopedici, geriatri, reumatologi, fisiatri, radiologi, medici di emergenza) e livelli di assistenza (pronto soccorso, reparti di degenza, ambulatori specialistici). Partendo dalle esperienze internazionali sul modello FLS e da una best practice italiana, lo scopo è supportare l’implementazione di percorsi di cura per il paziente con frattura da fragilità, personalizzati e ottimizzati per le diverse realtà.
La sessione sarà dedicata al tema del sostegno ai caregiver familiari, con particolare attenzione alle esperienze vissute e ai modelli innovativi di assistenza attivati nei territori. Nel corso della mattinata verranno proposti approfondimenti scientifici e normativi, accanto alla presentazione di buone pratiche sviluppate in diverse regioni italiane, che illustrano approcci concreti e replicabili di un nuovo welfare possibile. Tra queste si segnala in particolare il Progetto “Caregiver Bergamo – Accanto a chi si prende cura” (Regione Lombardia), che promuove l’integrazione delle Équipe Caregiver nelle Case di Comunità. Il progetto si è distinto a livello internazionale ottenendo il riconoscimento come miglior progetto europeo nella categoria “Workforce Support” agli European Social Services Awards (ESSA) del 2024. Il Progetto “ARIA – Attività di rete per l’Invecchiamento Attivo” (Regione Friuli-Venezia Giulia) che mira a favorire l’invecchiamento in salute attraverso una rete integrata di servizi di prossimità e supporto ai familiari. Dalla Provincia Autonoma di Trento sarà presentata l’esperienza di Spazio Argento, un sistema di accesso e presa in carico che mette al centro la persona anziana e i suoi caregiver, con una logica di accompagnamento e orientamento continuo. In Emilia-Romagna, il progetto della rete di “Anziani e non solo” valorizza il ruolo delle comunità e promuove percorsi formativi e di empowerment per chi si prende cura.
Sarà inoltre dato spazio al contributo del volontariato e dell’associazionismo, con la partecipazione di realtà del Terzo Settore attive a livello regionale e nazionale. L’intero percorso sarà accompagnato da approfondimenti scientifici, pensati per offrire chiavi di lettura utili a interpretare le trasformazioni in atto nei sistemi normativi e di welfare, e per esplorare le alleanze possibili tra istituzioni, comunità e imprese nella costruzione di risposte più eque e sostenibili.
Interverrà Elena Lucchini, assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia, che ha posto come uno dei capisaldi programmatici il supporto ai caregiver, promuovendo politiche orientate all’integrazione sociosanitaria e al rafforzamento delle reti territoriali. La giornata si concluderà con la presentazione di una proposta di piano di lavoro interregionale, condivisa da ANCI e Federsanità, a partire dalle esperienze e dalle prospettive delle Regioni coinvolte. Ad accompagnare i diversi momenti del convegno saranno previste letture teatrali, con l’obiettivo di offrire una restituzione narrativa ed emotiva delle esperienze vissute dai caregiver.
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Le malattie ematologiche rappresentano una sfida complessa e in continua evoluzione, con un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti e sui sistemi sanitari. I progressi nella ricerca offrono nuove opportunità terapeutiche, come le terapie cellulari e geniche, che stanno rivoluzionando il panorama delle cure.
Questo incontro intende approfondire le più recenti innovazioni scientifiche e cliniche, esplorando le implicazioni per la pratica medica e per l’accesso alle cure.
Attraverso un confronto tra esperti, saranno analizzate strategie per affrontare le criticità e cogliere le opportunità di una medicina sempre più personalizzata e orientata al futuro.
L’American Heart Association definisce la sindrome cardio-renale-metabolica come una malattia sistemica caratterizzata da interconnessioni fisiopatologiche tra diversi fattori di rischio metabolici (quali obesità e diabete), cardiovascolari (quali aterosclerosi, ipertensione, fibrillazione atriale, malattia coronarica, scompenso cardiaco, infarto, ictus) e renali, che portano alla disfunzione multiorgano attraverso diverse patologie che coesistono e si rinforzano tra loro, determinando una accelerazione della complessità clinica e organizzativa in pazienti sempre più anziani, con un elevato tasso di eventi avversi, tendenzialmente di tipo cardiovascolare.
Si stima come in Italia i pazienti CRM diagnosticati siano complessivamente circa 11,5 milioni. Complessivamente la sindrome CRM comporta su base annua circa 255 mila decessi, con oltre 900 mila ricoveri, per una spesa sanitaria pubblica complessiva pari a 37,1 miliardi.
Per effetto dell’innalzamento dell’età media da qui al 2030 e, al contempo, dell’obesità, si prevede un aumento dei pazienti di oltre il +30%. Il nostro Servizio Sanitario Nazionale, per quella che ne è la attuale “capacità organizzativa ed economica”, non è certamente in grado di fare fronte ad una crescita di tale dimensione: che si proietta anche nei decessi ascrivibili a cause cardio renali metaboliche (+92 mila), o nelle ospedalizzazioni (+397 mila), o ancora nella spesa sanitaria (+7,2 miliardi di euro).
Lo Sport come forma di prevenzione, questa sessione offrirà testimonianze dirette di professionisti che operano in questo ambito e di chi ha beneficiato delle loro prestazioni. Si cercherà di dare una lettura a 360°, dagli atleti professionisti ai ragazzi che sognano di diventarlo, da chi ha trovato nello sport la possibilità di un nuovo equilibrio a chi vi ha scoperto la voglia di divertirsi e competere.
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LCI tumori della cute costituiscono una delle neoplasie più frequenti nella popolazione generale, con un’incidenza in costante crescita a livello nazionale e locale. La loro visibilità e l'evoluzione relativamente lenta rendono possibile un’efficace diagnosi precoce, che rappresenta uno degli strumenti più rilevanti per ridurre morbosità e complicanze e i costi associati alle fasi avanzate della malattia.
La prevenzione dei tumori cutanei si fonda su un approccio articolato che comprende interventi di educazione sanitaria, promozione dell'adozione di comportamenti protettivi rispetto all'esposizione solare e identificazione precoce delle lesioni sospette. Particolare attenzione deve essere rivolta ai gruppi di popolazione più a rischio, come i soggetti con fototipo chiaro o con familiarità per melanoma, ma anche a coloro che sono professionalmente esposti radiazioni ultraviolette, come i lavoratori del settore agricolo, edile e della strada. In questo contesto, la governance sanitaria ha un ruolo cruciale nel promuovere l'integrazione tra epidemiologia, prevenzione, diagnosi e terapia, rafforzando la rete tra territorio, ospedale e medicina del lavoro.
La sessione si propone di offrire una panoramica aggiornata e multidimensionale del problema, affrontando aspetti epidemiologici, clinico-diagnostici, terapeutici, preventivi e organizzativi, con l'obiettivo di rafforzare la capacità del sistema sanitario di rispondere in modo efficace e appropriato alla sfida dei tumori cutanei.
La formazione continua degli operatori sanitari e la promozione della cultura della prevenzione rappresentano elementi strategici in questa visione sistemica e multidisciplinare, come sida in continua evoluzione per la sanità pubblica.
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Come nell’edizione del 2024, anche nel 2025 Prospettiva Salute ospiterà un importante evento organizzato da Regione Lombardia, rivolto agli operatori del Sistema Sanitario Regionale impegnati nei programmi di Promozione della Salute. La sessione intende essere un momento di confronto su base regionale, all’interno del quale fare il punto sullo stato di avanzamento dei programmi e condividere le strategie future.
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Come nell’edizione del 2024, anche nel 2025 Prospettiva Salute ospiterà un importante evento organizzato da Regione Lombardia, rivolto agli operatori del Sistema Sanitario Regionale impegnati nei programmi di Promozione della Salute. La sessione intende essere un momento di confronto su base regionale, all’interno del quale fare il punto sullo stato di avanzamento dei programmi e condividere le strategie future.
Gli ultrasuoni focalizzati rappresentano una procedura terapeutica mini invasiva senza incisione della cute, oggi ancora agli esordi, con il potenziale di migliorare la qualità della vita e di diminuire il costo delle cure per i pazienti affetti da diverse patologie, spostando di fatto il confine del fallimento terapeutico delle terapie convenzionali allontanando o scongiurando la necessità dell’approccio invasivo chirurgico.
Questa tecnologia focalizza i fasci di energia ultrasonica in modo preciso, su obiettivi specifici, in profondità nei tessuti cerebrali senza danneggiare i volumi circostanti.
Essa è in grado di convertire l'energia degli ultrasuoni in calore, può così distruggere o alterare il tessuto bersaglio, rendendolo un trattamento avanzato per varie condizioni, come il tremore essenziale, il morbo di Parkinson e il dolore neuropatico.
Gli ultrasuoni focalizzati (MRgFUS) sono una tecnologia che funziona in combinazione con la risonanza magnetica per immagini (MRI, Magnetic Resonance Imaging), essa infatti viene utilizzata per identificare i tessuti bersaglio sui quali viene indirizzato il fascio di ultrasuoni.
La risonanza magnetica viene utilizzata oltre che per la guida degli ultrasuoni anche per il controllo in tempo reale del trattamento e per confermare l’efficacia della terapia.
La MRgFUS viene somministrata senza alcuna incisione, essa utilizza onde sonore concentrate per mirare e trattare con altissima precisione tessuti specifici all’interno della scatola cranica.
La MRgFUS, quindi, è una procedura minimamente invasiva, che consente un rapido recupero e un miglioramento immediato dei sintomi senza la necessità di alcun intervento chirurgico invasivo.
Gli ultrasuoni focalizzati rappresentano quindi una tecnologia molto versatile, applicabile in diversi ambiti e per diversi scopi. Gli ultrasuoni focalizzati infatti inducono una vasta gamma di bio-effetti sul tessuto trattato. Alcuni effetti, come la distruzione dei tessuti e la lisi dei coaguli sono permanenti, mentre altri come l’apertura della barriera emato-encefalica e la neuromodulazione sono transitori e reversibili.
Una metodica innovativa, dal potenziale enorme che, proprio per questo, necessita di un approccio gestionale integrato (clinico-amministrativo-sociale) capace di generare e sviluppare un utilizzo della terapia appropriato e sostenibile per il sistema salute.
Il sistema di assistenza sociosanitaria, in particolare nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), si trova ad affrontare la duplice sfida dell’invecchiamento demografico e di una crescente carenza di personale qualificato. Questa congiuntura rende imperativa l’adozione di strategie innovative che possano ottimizzare i processi assistenziali e migliorare la qualità della vita dei residenti.
Il presente evento formativo si propone di colmare il divario tra la necessità di una cura personalizzata e le limitazioni strutturali e operative del settore, fornendo ai professionisti sanitari strumenti concreti per integrare l’innovazione tecnologica nella loro pratica quotidiana per migliorare l’efficienza e la qualità della assistenza.
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